mercoledì 20 febbraio 2013

Elogio al viaggio

Di solito non scriviamo questo genere di cose, ma questa volta ne sentiamo il bisogno.
Una parte di gialloverderosa è all'estero, in Portogallo a voler essere precisi.

 



Vivere fuori per lunghi o brevi periodi è qualcosa di bellissimo e che consiglio a tutti. Nel bene o nel male bisogna farlo! 
Nel bene perché c'è sempre qualcosa da scoprire, qualcosa di nuovo da vedere, qualcosa di nuovo da assaggiare, nuove persone da conoscere, improvvisi spettacoli a cui assistere per farci sorprendere, nuove musiche da sentire e nuovi odori.
Nel male perché a volte si ha nostalgia di casa, e quando si è in difficoltà è più difficile e non si ha sempre la certezza di trovare braccia per sostenerci e orecchie pazienti per ascoltarci.

Credo che le persone sembrino diverse in ogni paese ma in fondo sono sempre uguali, cerchiamo tutti le stesse cose e vogliamo andare tutti nella stessa direzione...solamente prendendo strade diverse.
Allo stesso tempo però ho capito che il luogo in cui sei nato condiziona anche il tuo modo di vivere (ovviamente con questo non voglio cadere nei soliti luoghi comuni per cui tutti i tedeschi sono freddi, gli spagnoli festaioli, i francesi altezzosi e chi più ne ha più ne metta), dico solo che i modi di vivere sono diversi. Ma è proprio questo l'importante.
Sì, perché ho capito che diverso non è sbagliato, è solo e semplicemente diverso. Perché se da italiano vuoi morire quando vedi che un ragazzo di un'altra nazionalità fa la pasta con il mais o la pizza con l'ananas o qualche altra stramberia, non devi insegnargli che la pasta non va fatta così, ma puoi dirgli che in Italia la facciamo in altra maniera e prendere in considerazione che il nostro non è l'unico modo in cui si può fare. 
Ho capito che è bello essere orgogliosi del luogo da dove veniamo ma non troppo da prenderlo come termine di comparazione per tutto quello che al mondo c'è di diverso.
Ho capito che ci sono infiniti modi di fare le cose, e infiniti punti di vista dai quali vedere una situazione. Ci sono infiniti modi per affrontare un problema e più ne conosciamo più possiamo scegliere quello migliore per noi in quel momento.
Ho capito anche che la tecnologia è importante e aiuta spesso, ma non deve essere una cosa da cui dipendere.
Ho capito che dobbiamo essere più aperti e più cordiali con le persone, forse anche avere più fiducia nelle persone. Non sempre, ma di più.
Dire buongiorno e sorridere non costa niente ma è più piacevole sia per chi lo riceve sia per chi lo dice. A volte essere timidi o avere paura ci fa perdere l'occasione di conoscere qualcuno o semplicemente di essere gentili.
Ho capito che sempre, da ogni occasione, si può imparare qualcosa e che vivere pensando "tanto questo già lo so" a volte ci impedisce di vedere il lato positivo e utile di alcune situazioni, che ad essere umili non si sbaglia mai.
Ho capito che vivere velocemente ci permette di fare mille e più cose e che ormai la vita multitasking fa indissolubilmente parte di noi, ma anche che il vecchio consiglio del "fermati un attimo" è ancora valido. Fermarsi ci permette di pensare, capire e apprezzare di più le cose. Ho capito che l'oceano è bellissimo e unico e che comunque in qualunque mare si sta benissimo... va bene, ammetto che questo lo sapevo già.

Di tutte queste cose che ho capito spero di ricordarmene almeno qualcuna in futuro per poter vivere meglio e più pienamente.

Comunque siccome lo stile del "let's do it" di questo blog è ovviamnete sempre valido e sempre presente, questa volta diciamo: viaggiate! Anzi viaggiamo!
Perché qualsiasi viaggio è una scoperta e non è mai tempo perso.



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